PNRR

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è il documento che il governo italiano ha predisposto per illustrare alla Commissione Europea come il nostro Paese intende investire i fondi che arriveranno nell’ambito del programma Next generation Eu.

Già da diversi anni, molto prima della crisi indotta dalla pandemia, esiste una questione giovanile nel nostro Paese.

Il sistema formativo italiano non è in grado di trattenere i giovani per far sviluppare loro le opportune competenze. Il 13,5% degli studenti nella fascia d’età 18-24 anni non ha completato gli studi superiori. La struttura scolastica italiana non riesce a fornire le competenze richieste da istituzioni e aziende. E nemmeno opportunità di lavoro ai laureati, che, in percentuale, sono poco più della metà della media europea e che in maggioranza ultratrentenni risultano ancora disoccupati. La pandemia non ha fatto altro che esacerbare notevolmente questa ingiustizia generazionale.

L’Italia si è disoccupata dei giovani. Farà qualcosa per rimediare?

Il PNRR e le politiche giovanili

Nell’accordo raggiunto tra Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo, le politiche pubbliche a favore dei giovani diventano un presupposto e una priorità assoluta del Next Generation EU. Non più soltanto un obiettivo “orizzontale”, da considerare nel raggiungimento di altri obiettivi portanti.

Il Recovery Fund, come la sintesi giornalistica ha definito il Next Generation Eu, è uno strumento temporaneo per la ripresa, da oltre 800 miliardi di euro. Il suo obiettivo è quello di contribuire a riparare i danni economici e sociali immediati causati dal coronavirus. Accanto a transizione verde, trasformazione digitale, crescita sostenibile e inclusiva, coesione sociale, territoriale e resilienza, le politiche rivolte alle nuove generazioni assumono una nuova dignità.

Le istituzioni di Bruxelles hanno deciso di sottolineare con maggiore forza l’obiettivo dei finanziamenti: il miglioramento delle condizioni di vita delle nuove generazioni.

I giovani come linee guida

Gli Stati membri dell’Unione europea, nella stesura dei loro Piani nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR), hanno seguito queste linee guida, per poter accedere ai fondi del piano straordinario.

Il 13 luglio 2021 il PNRR italiano è stato definitivamente approvato con Decisione di esecuzione del Consiglio. Il 13 agosto 2021 l’Italia ha ricevuto i primi 24,9 miliardi di euro.

giovani risultano una priorità trasversale a tutte le sei Missioni del Piano. Queste le tematiche strutturali di intervento: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.

Il numero di NEET, cioè di giovani che non studiano e non lavorano, di laureati, di imprese giovanili e di famiglie giovani che hanno ricevuto aiuti, tra gli altri, saranno i parametri rispetto ai quali verranno monitorate le politiche finanziate, pena la perdita delle risorse necessarie.

L’Italia è chiamata a una politica più oculata verso le sue future generazioni. A fronte di impegni finora perlopiù trascurati, le Linee guida del NextGenerationEU costituiscono un ulteriore avviso per la nostra classe dirigente.

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Fonti:

OREP (Osservatorio Recovery Plan), Aggiornamento sull’attuazione del PNRR e opportunità per i giovani di Gustavo Piga

LUISS, School of Government, Recovery Plan e politiche per i giovani. Bruxelles chiama Italia di Luciano Monti